Anna Maria D’Alò – Destino
Il destino ti consegna il pallone, ma la partita in campo la devi giocare tu.
Il destino ti consegna il pallone, ma la partita in campo la devi giocare tu.
Il passato è ormai lontano, difficilmente mi siedo a meditare sulla strada che ho percorso. Non mi volto indietro per rivedere le mie orme tornare sui miei passi, non è nel mio stile.
Io vivo di paure ma ho imparato che la cosa più forte della paura è la voglia di vivere.Quel vivere che non è solo respirare, ma vivere le proprie emozioni.Emozioni che con grande sforzo cercavo di controllare, eppure controllare l’amore, il dolore, ci rende macchine. Volevo essere una macchina per non soffrire più, e meno male che dentro di me o su in cielo qualcuno vuole che io ami e provi emozioni con tutta me stessa.Ho paura?Si! Ho tanta paura ma la vita cos’è senza l’amore, il dolore o la morte?Privarmi della vita, nel senso emozionale, per paura della morte non è già morire un po’?I miei attacchi mi hanno fatta sentire viva nuovamente.
È giusto credere e seguire la vita, solo la nostra vita.
I veri ciechi sono quelli che non sanno leggere un cuore che piange mentre batte.
Una porta si aprirà lentamente. E allora vedrò cosa c’è dietro. C’è l’avvenire.
La meraviglia è saper guardare con occhi stupiti il miracolo che si compie ogni giorno, di cui pochi se ne accorgono.
Il passato è ormai lontano, difficilmente mi siedo a meditare sulla strada che ho percorso. Non mi volto indietro per rivedere le mie orme tornare sui miei passi, non è nel mio stile.
Io vivo di paure ma ho imparato che la cosa più forte della paura è la voglia di vivere.Quel vivere che non è solo respirare, ma vivere le proprie emozioni.Emozioni che con grande sforzo cercavo di controllare, eppure controllare l’amore, il dolore, ci rende macchine. Volevo essere una macchina per non soffrire più, e meno male che dentro di me o su in cielo qualcuno vuole che io ami e provi emozioni con tutta me stessa.Ho paura?Si! Ho tanta paura ma la vita cos’è senza l’amore, il dolore o la morte?Privarmi della vita, nel senso emozionale, per paura della morte non è già morire un po’?I miei attacchi mi hanno fatta sentire viva nuovamente.
È giusto credere e seguire la vita, solo la nostra vita.
I veri ciechi sono quelli che non sanno leggere un cuore che piange mentre batte.
Una porta si aprirà lentamente. E allora vedrò cosa c’è dietro. C’è l’avvenire.
La meraviglia è saper guardare con occhi stupiti il miracolo che si compie ogni giorno, di cui pochi se ne accorgono.
Il passato è ormai lontano, difficilmente mi siedo a meditare sulla strada che ho percorso. Non mi volto indietro per rivedere le mie orme tornare sui miei passi, non è nel mio stile.
Io vivo di paure ma ho imparato che la cosa più forte della paura è la voglia di vivere.Quel vivere che non è solo respirare, ma vivere le proprie emozioni.Emozioni che con grande sforzo cercavo di controllare, eppure controllare l’amore, il dolore, ci rende macchine. Volevo essere una macchina per non soffrire più, e meno male che dentro di me o su in cielo qualcuno vuole che io ami e provi emozioni con tutta me stessa.Ho paura?Si! Ho tanta paura ma la vita cos’è senza l’amore, il dolore o la morte?Privarmi della vita, nel senso emozionale, per paura della morte non è già morire un po’?I miei attacchi mi hanno fatta sentire viva nuovamente.
È giusto credere e seguire la vita, solo la nostra vita.
I veri ciechi sono quelli che non sanno leggere un cuore che piange mentre batte.
Una porta si aprirà lentamente. E allora vedrò cosa c’è dietro. C’è l’avvenire.
La meraviglia è saper guardare con occhi stupiti il miracolo che si compie ogni giorno, di cui pochi se ne accorgono.