Raffaele Caponetto – Destino
L’uomo ha la pretesa, e forse anche la convinzione, di essere predestinato a svolgere un ruolo centrale nell’universo; basta però un sussulto della natura per fargli comprendere la pochezza e l’impotenza del suo essere.
L’uomo ha la pretesa, e forse anche la convinzione, di essere predestinato a svolgere un ruolo centrale nell’universo; basta però un sussulto della natura per fargli comprendere la pochezza e l’impotenza del suo essere.
È inutile lottare contro il destino, lui vince sempre.
Il destino è come il cuore: è dentro di noi fin dal primo istante, perciò è inutile cercare di cambiarlo.
La vita spesso ci dona emozioni stupende. Ma è pure vero che nella sua complessità, a volte ci costringe a subire forti delusioni.
Che cosa so del destino dell’uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.
Sono la voce che ti graffia l’anima quando ti manca il mio corpo. L’emozione di un tocco rubato. Un attimo infinito di passione. La pelle che possiedi ma non puoi indossare. Io sono il desiderio di ogni tuo giorno, il pensiero dei miei baci ti tiene sveglio la notte. Mi muovo nell’ombra della tua vita, io vivo per dar libertà al tuo amore quando le nostre mani si uniscono. Tutto ho di te ma nulla m’appartiene. Nessuno sa di me di noi se non le tue labbra che sussurrano il mio nome in quegli attimi che rubiamo ad un mondo che ci divide.
A ciascuno di noi il fato ha destinato una donna, se riusciamo a sfuggirle siamo salvi.