Raffaele Caponetto – Destino
L’uomo ha la pretesa, e forse anche la convinzione, di essere predestinato a svolgere un ruolo centrale nell’universo; basta però un sussulto della natura per fargli comprendere la pochezza e l’impotenza del suo essere.
L’uomo ha la pretesa, e forse anche la convinzione, di essere predestinato a svolgere un ruolo centrale nell’universo; basta però un sussulto della natura per fargli comprendere la pochezza e l’impotenza del suo essere.
Cammino lungo una strada cosparsa di luci e di ombre, che forse qualcuno ha già tracciato per me. Poche volte mi sono voltato indietro, e avanti non ho mai guardato oltre il passo successivo. Ho fatto delle scelte, le mie, giuste o sbagliate che siano. Non so dove mi condurrà, so che la seguirò ovunque vada, perché questa è la mia vita e voglio viverla fino in fondo.
Tra l’essere stati ed il non esserlo più, c’è un infinito ritornare.
Il destino, quando apre una porta, ne chiude un’altra. Dati certi passi avanti, non è possibile tornare indietro.
Ognuno è responsabile della propria vita e del suo destino, anche se dovessero capitare le cose peggiori, fino a che c’è vita bisogna lottare, mai arrendersi. Solo alla morte credo sia impossibile sfuggire, per ora.
Ricorda: si può cambiare ma senza perdere noi stessi.
È giustizia amara morire per la certezza di ciò che si sapeva e si era, eppure proprio questo rappresenta e inizia il destino che si compie fino all’ultima goccia.