Christopher Inhaynes – Destino
Il destino è paragonabile a una linea retta che parte da a e finisce in b intervallata da numeri un abile matematico sommando questi numeri può prevedere il suo destino.
Il destino è paragonabile a una linea retta che parte da a e finisce in b intervallata da numeri un abile matematico sommando questi numeri può prevedere il suo destino.
Come un carro non può procedere con una ruota sola,così il destino non può realizzarsi senza l’umano operare.
E Dio avrà il potere e l’autorità necessarie per evitare la classica, nel suo caso non espressa, contestazione del non poteva non sapere?
Il destino di ogni essere umano è tracciato fin dalla sua nascita. Anzi fin dal suo concepimento e oltre; da sempre. La sua esistenza corre lungo un binario predestinato; più o meno diritto, più o meno tortuoso. La sua vita è una parabola più o meno corta, più o meno lunga. Più o meno felice, più o meno infelice. Essa, nonostante il libero arbitrio, è immutabile; così è scritto da sempre nel grande libro della vita che esiste fuori dal tempo e non ha ne principio, ne fine. Noi, poveri mortali, non possiamo conoscere il senso del nostro essere; lo sapremo soltanto quando ci sarà concesso di aprire gli occhi e la mente per prendere visione del grande disegno divino.
Ci sono abissi in cui puoi solo annegare se non avrai imparato a nuotare.
Io non ho mai creduto nel destino. Un giorno incrociando i tuoi occhi che già parlavano di noi, mi sono reso conto che esistono sempre due anime che si cercano per divenire una sola entità.
Il tempo realizza quello che il destino tiene in serbo per noi.