Enzo Di Maio – Destino
Ho la strana sensazione che stiamo cercando di portare l’uomo su Marte per vedere in anteprima come sarà la Terra in un ormai prossimo domani.
Ho la strana sensazione che stiamo cercando di portare l’uomo su Marte per vedere in anteprima come sarà la Terra in un ormai prossimo domani.
Mentre attendevi quel qualcosa che avrebbe colmato la tua solitudine, le nostre anime avevano disatteso tutti i nostri programmi! Avevano da tempo scelto per noi!
Nel destino di ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama disperazione.
Avvertivo strane sensazioni. Avevo paura di ciò che sarebbe potuto accadere e avevo paura per me.
Tutto ha un senso, un susseguirsi di circostanze, un ciclo continuativo. La vita ci svela il nostro destino.
A volte, quando ti ritrovi quasi al punto di non ritorno succede qualcosa, quel qualcosa che ti obbliga a ritornare nei tuoi passi, anche se per poco. Poi accade l’assurdo, ti stupisci, e tutto crolla.Fino adesso che non avevi creduto al destino, ti ritrovi a rivalutarlo, ti ritrovi a pensare che forse esiste, probabilmente siamo solo noi che, a volte, lo manipoliamo. Il destino beffardo ci da più strade, come quella più semplice, quella del fuggire da tutto, quella egoistica. Oppure quella di rinunciare alla propria vita, alla propria salute per cercare di realizzare i propri sogni, gli stessi sogni che possano salvare, aiutare tanta gente. Ecco, il destino non è altro che una strada con tante vie, direzioni, siamo noi che, con la nostra auto decidiamo quale direzione percorrere. Siamo noi il nostro futuro, siamo noi il futuro di tanta gente. Tutto sta nel capire in tempo, nel saper scegliere la via giusta, anche se, a volte, la strada che si sceglie non sembra essere una strada asfaltata per noi uomini con delle normali citycar, ma una strada sterrata per chi possiede dei fuori strada. Bisogna solo attendere e percorrere con il proprio mezzo quella via. Scoprire se l’auto si danneggia oppure si rivela migliore di un fuoristrada.
L’uomo è come un uccello che, nato per volare, costringe se stesso a rimanere a terra.