Vincenzo Costantino – Destino
Ho corso giorno e notte adesso sono stanco, di certo non per la stanchezza. Per tutto il tempo perso correndo verso qualcosa di insignificante.
Ho corso giorno e notte adesso sono stanco, di certo non per la stanchezza. Per tutto il tempo perso correndo verso qualcosa di insignificante.
È difficile cosi tra il silenzio, la rassegnazione di ciò che stato.
Attenti a sollevarvi contro di me, quando il Male siete voi. Continuando così, l’inferno vi aspetta. Ma è Dio, completamente ammattito, che lo vuole, cercando di convertire il male nel bene e il bene nel male, nell’illusoria speranza di salvare così i suoi figli e servi, attraverso me. Otterrà il suo amaro destino.
Fuggirà il lupo domani verso i tetri panni della paura e rosso più che mai rinascerà di primo acchito il corvo per ornare il bastone del capo tribù.
Non ho mai creduto nel destino piuttosto nella capacita di ognuno di crearsi le occasioni favorevoli per sviluppare le proprie fortune, il destino è una scusa inventata dai più deboli per giustificare i propri fallimenti.
Andremo a sbattere sulle stesse difficoltà finché le difficoltà non saranno più tali.
Nasciamo nudi, umidicci e affamati. Poi le cose peggiorano.