Dino Di Girolamo – Destino
Mio padre mi ha insegnato che l’onestà vince sempre… mi ha mentito… però noi onesti perdiamo, ma con dignità…
Mio padre mi ha insegnato che l’onestà vince sempre… mi ha mentito… però noi onesti perdiamo, ma con dignità…
Ogni esperienza è un seme per il giardino della nostra vita. Eppure pochi ne sanno trarre un vero insegnamento, eppure pochi riescono a far nascere una grande pianta, e il seme marcisce, sprecando l’ennesima occasione di crescita personale.
Non essere schiavo del destino, il futuro potrà darti la libertà.
Più tardi, a scuola, era lei che riusciva dove fratelli e cugini fallivano, a lei il maestro invariabilmente chiedeva di fornire la spiegazione corretta. Non solo leggeva, la leggeva il Libro Sacro. Non si accontentava di dire semplicemente ciò che pensava, ma si misurava con l’opinione generale per plasmarsi, come una stella cadente affrontava le tenebre inespicabili per definirsi. E guai a quelli che contraddicevano la sua lettura dell’universo; guai a chiunque cercasse di discutere la sua interpretazione dell’eternità, perché lei demoliva i loro argomenti senza preoccuparsi della loro umiliazione. Era insopportabile. Quando i suoi cugini protestavano contro la sua spietatezza, lei si meravigliava. Non preferite la verità al vostro orgoglio? Chiedeva spalancando gli occhi.
Ho corso giorno e notte adesso sono stanco, di certo non per la stanchezza. Per tutto il tempo perso correndo verso qualcosa di insignificante.
Io credo che il confine fra caso e destino stia proprio qui: noi possiamo cambiare il nostro presente, non il nostro passato e di conseguenza stravolgere il nostro futuro da oggi non da ieri.Ci sarà per forza qualcosa che non sapremo accettare, però a volte forse davvero è meglio così.A volte perdere quello che si voleva salvare può essere la vera salvezza.
L’Amore nasconde spesso i suoi occhi dietro uno sguardo… rivelandosi con un bacio e sfociando in un tenero abbraccio che mette le catene al cuore tenendo insieme due anime con lo stesso sentimento… e sazia la sua fame con l’affetto che una carezza fa scivolare sulla pelle colmando il vuoto di una vita.