Angela Cicolari – Destino
Quello che fa finire in macerie regni ritenuti da sempre incrollabili e immortali, non è la paura, è la testardaggine.
Quello che fa finire in macerie regni ritenuti da sempre incrollabili e immortali, non è la paura, è la testardaggine.
Ci sono cose inspiegabili come incontrare per un solo giorno una persona che ti regala emozioni che porterai dentro per tutta la vita e chi ad un passo dal tuo cuore congela le tue emozioni.
Lega il mio cuore al tuo battito e libera le nostre voci.
Vorrei solo avere ancora il talento e la capacità di fermarlo, farlo riflettere prima di agire e di macellare per un’energia che avvelena il suo mondo. Ma il serpente da retta solo a chi ama. E mi deve credere se dico che mi dispiace per lui. Mi dispiace moltissimo.
Questa è solo la scellerata cecità di un Padre verso i suoi figli, invidiando quello che non possono avere, né essere. La mattanza per costruire i suoi eletti, credendo di dare loro l’eternità e l’autorità degli dèi, nutrendoli dell’energia ottenuta con un sacrificio, sta aggiungendo un altro fuoco all’altra estremità della candela, non ad una persona, ma a tutto l’universo e alle dimensioni ad esso collegate. La fine è il nulla eterno, raggiunto per il desiderio di conquista e sottomissione. Alla morte e all’estinzione si deve forse ubbidire? Consumano le stelle, ingoiate dal potere celeste che tutto vuole per sé, incapace di tornare sui suoi passi, macellando, odiando e invidiando per sottomettere la materia e la natura della materia, o forse la natura dell’anima, condannando la vita alla fine senza ritorno, consumata nella bramosia di eterno. Non è disobbedienza, cattiveria, o vanità, nemmeno frutto dell’immaginazione, la scienza non è un’opera, è invece il modo di vedere più obiettivo che esista, non ha recriminazioni, non vuole ottenere niente né trasformarsi in qualcos’altro, mette ogni cosa nella giusta prospettiva, se si vuole vedere più lontano del proprio naso.
Tutti siamo soggetti al fato. Però tutti dobbiamo agire come se non lo fossimo. O morire di disperazione.
Per avere la misura di ciò che sei, guarda da dove vieni e osserva dove stai andando.