Francesco Gungui – Destino
Ogni tanto bisogna lasciar andare tutto come deve andare, lasciar succedere le cose, seguire l’onda del proprio destino e stare a vedere dove ti porta.
Ogni tanto bisogna lasciar andare tutto come deve andare, lasciar succedere le cose, seguire l’onda del proprio destino e stare a vedere dove ti porta.
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
C’è chi di fronte alle difficoltà si arrende e dice: “Era destino…” e chi invece stringe i denti, guarda avanti e pensa: “Non hai ancora idea di contro chi ti sei messo!”. Il destino asseconda gli audaci!
Tutto ha un inizio e poi una fine. L’importante è stabilire come iniziare e quando finire. Al resto ci pensa il destino!
Una moralità esagerata denota la sua assenza. Per scopi personali. Un Regno costruito sulla pelle di altri è destinato a crollare rovinosamente, riducendo anche tutte le terre alla stessa sorte devastante. Nel niente della devastazione che Cristo ha perpetrato, mondi che ha schiacciato, vita bruciata da entrambe le parti, non riuscirà più a ricreare niente, né con le opere, né con la scienza. Resterà con la sua furia dispersa, l’immortalità finita nel fragore sepolcrale del nulla.
La vita è fatta di sfide, l’importante è rialzarsi sempre anche dopo una brutta stagione.
Destino: unico nemico che non possiamo combattere o unico amico che ci attende per festeggiare con lui lieti eventi?