William Shakespeare – Destino
Fortuna, buona notte, sorridi ancora una volta, fai girare la tua ruota.
Fortuna, buona notte, sorridi ancora una volta, fai girare la tua ruota.
Pensa sempre a quello che fai. Tutti abbiamo un futuro, e tutti avranno quel che meritano.
Ahimè, perché l’amore, di aspetto così gentile è poi, alla prova, così aspro e tiranno?
Ho atteso a lungo e ho chiesto alla Luna di mostrarmi il suo volto, ma lei, delicata e timorosa, si nasconde dietro nuvole e silenzio e a me non resta altro che lasciarmi catturare da questa notte che continua a rincorrermi con il suo profondo sonno… ma invece di abbandonarmi ai sogni, dalle mani cominciano a scivolare parole superbe e mentre scrivo di notti mai vissute, mi sorprendo ad ascoltare, immobile, il fragore di un tuono e mi ritrovo negli occhi, l’immagine fugace di un lampo che squarcia il cielo a metà…
Non diventerò vecchio: io sono come una stella cadente.
Chiudo i miei occhi a te come a voler apparir cieco, ma solo perché tu non possa più leggerne lo sguardo…
Diciamo che nulla dura per sempre, poi capita che li incrociamo per strada, mano nella mano, due anziani che hanno dimenticato la fine e che, come ogni altro, lasceranno questa vita ma senza dubitare che il loro amore proseguirà come la strada che stanno percorrendo. Osservandoli, commuovendoci, abbiamo l’opportunità di aprire gli occhi e accettare che se nulla dura è solo perché siamo noi per primi a definire la distanza tra il possibile e l’irraggiungibile, i confini tra noi e gli altri, il criterio secondo il quale qualcosa esiste o no. Pensiamo troppo alla fine, loro invece forse alla fine non ci hanno mai pensato, né ci penseranno.