Fabrizio De André – Destino
La fortuna sorrideva come uno stagno a primavera.
La fortuna sorrideva come uno stagno a primavera.
Ma, è il destino, o la vita che è crudele? Prima dà e poi toglie!
Non comprendo ancora se ho donato ai miei figli la possibilità di evolvere o la condanna ad esistere. Forse tutti e due.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Ci perderemo nel silenzio degli anni che passano. Dimenticherò la tua voce, tu dimenticherai la mia. E forse un bel giorno la riconosceremo nel bel mezzo del traffico di una città, poi ci volteremo e vedremo uno sconosciuto.
Mi sei entrato dentro, e non ne uscirai facilmente. Credimi.
Alla fine noi vinceremo, perché moriremo liberi.