Leonardo da Vinci – Destino
Quando lo spirito non collabora con le mani non c’è arte.
Quando lo spirito non collabora con le mani non c’è arte.
Il “destino” altro non è che un pretesto per coloro i quali non riescono a “guidare” la propria esistenza. Un grande uomo non assiste da spettatore al fluire degli eventi bensì muove i fili di quella “caotica marionetta” chiamata vita, essa viene determinata dalle opportunità che cogliamo e soprattutto da quelle che ci lasciamo sfuggire perciò diventa fondamentale non impantanarsi nei rimpianti, mettersi al volante e spingere sull’acceleratore, avendo come unica meta l’amore. Già, perché lui, privo di ogni logica, non accetta la staticità di “binari” imposti dal fato.
Il destino a volte si prende gioco di noi. Togliendoci ciò che, grazie a lui, avevamo ottenuto.
Credere al destino è non credere a se stessi. È la scusa di chi non vuole veramente cambiare le cose.
Giocando sulla polisemia della parola. L’altro giorno un amico sportellista in banca mi ha confidato: – a pensare di come m’era piaciuto da ragazzo quel bigliettino d’auguri con su scritto “Da grande sarai uno che conta” -!
In quel piccolo locale, fra tante gente, i miei occhi andavano a te…tu con lo sguardo in quel bicchiere e con il pensiero chissà dove…mi avvicinai e…oggi tu sei qui accanto a me a vivere il presente ciò che ieri era passato…
Su fondali abissali, oscuri come la notte dalle stelle nere dei figli dello sciacallo, alcuni fiori marini si incontrano.Percepiscono le loro vibrazioni, liberando il loro Essere.Intrecciandosi con ragnatele invisibili ed indissolubili.Se il Destino oserà ostacolare il loro percorso…Verrà divorato e rigettato!