Marco Cervellino – Felicità
È infelice solo colui che crede nella felicità.
È infelice solo colui che crede nella felicità.
Non sempre la felicità si manifesta attraverso il ridere o il sorridere; delle volte la felicità di un individuo si cela nella sua tranquillità.
Non c’è amore senza dolore, non c’è vita senza travaglio, non c’è alba senza la notte. Il ventre della gioia è sempre fecondato dalla fatica, dalla sofferenza, per essere infine partorita dopo il travaglio del buio, del dolore nella luce.
All’antidoping mi hanno trovato positivo alla felicità.
Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell’uomo, ma se poi qualcuno insegue l’uno di questi e l’afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l’altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.
Lascia che la felicità , seppur per un istante solo, ti faccia il solletico.
La solitudine è necessaria quanto la felicità. La prima è un intimo dialogo con il proprio io; la seconda non è altro che una riflessione della prima: Io scelgo, nella mia solitudine, di essere felice a modo mio.