Emiliano Ripanucci – Felicità
La felicità è uno stato mentale.
La felicità è uno stato mentale.
Chiedere conto della propria felicità agli altri è come comprare un’anguria dal fruttivendolo. Lui darà un colpetto a una, due colpetti a un’altra, e alla fine ti dirà: “ecco, questa è la migliore!”, e te ne vai via contento, anche se ti verrebbe da chiedergli: “ma quindi le altre le butti via ora vero? O le vendi lo stesso?”
Il cuore non segue nessuna regola, non sente ragione alcuna, non conosce la parola limite e di conseguenza non ne comprende il suo significato, a volte si perde la via, nel seguire il suo richiamo, ma se esso urla che possiamo fare? Solo proseguire nella sua direzione, i suoi impulsi dirottano la rotta tracciata dalla mente. Il cuore ti trascina in un vortice di follia, da cui è difficile uscire. Vola come una nuvola in balia del vento, libera e leggera, in continuo mutamento.
Per essere felici basta un niente, basta stare bene con se stessi e con gli altri… Per essere felici non bisogna chiedere il permesso.
Potare la felicita nella vita di una persona sembra quasi fargli un piacere anzi che essere ringraziato troveranno sempre il difetto.
La felicità, in fondo, cos’è? È un attimo, già nell’istante in cui la raggiungi, non è più tua.
La felicità alberga nel cuore degli umili.