Stefano Benni – Felicità
La felicità forse è un’altra cosa, ma quello che mi è passato sotto gli occhi, questi anni, non lo cambierei mai con niente.
La felicità forse è un’altra cosa, ma quello che mi è passato sotto gli occhi, questi anni, non lo cambierei mai con niente.
Ora il mio cuore ascolta ciò che i miei occhi vedono.
Devo imparare a non confondere un cielo terso con la felicità.
Quando siamo stati pensati qualcosa deve essere andato storto: quel non capire quanto è importante qualcosa finché non c’è più. Quel non rendersi conto di quanto valga quella persona, quella sensazione, quel “sentirsi così” finché non se ne va e concentrarsi invece su qualcosa che non c’è e vorremmo avere, salvo poi normalizzarlo quando si ha. Quasi ogni sera faccio il gioco delle cose belle che ho: mi aiuta a guardare le cose da una migliore prospettiva. Mi aiuta a essere una persona serena e lontana dal pendolo che sembra scandire la vita di tanti tra il dolore di non aver qualcosa e la noia di averlo raggiunto.
La felicità non è svegliarsi con le tasche piene, ma con il cuore innamorato.
Col denaro l’infelicità si sopporta meglio.
C’è davvero qualcosa di affascinante e di magico nel far volare un aquilone. Torno alla mia infanzia e volo con lui come un impavido gabbiano in cerca dell’infinito.