Jean-Paul Malfatti – Felicità
Sorrido a chi mi sta di fronte, sorrido a chi mi guarda, sorrido a te, sorrido alla vita, sorrido a me stesso!
Sorrido a chi mi sta di fronte, sorrido a chi mi guarda, sorrido a te, sorrido alla vita, sorrido a me stesso!
Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi “felice”. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.
Passa il tempo trascina con se tutto, ci si dimentica di come eravamo, si dimenticano i sogni, ma basta guardare giù sul fondo, che sia anche uno, dico uno, un solo giorno e trovi un piccolo pezzo di felicità.
L’ora più buia è sempre quella che precede l’arrivo del sole.
In maniera del tutto incomprensibile, la gioia è contagiosa, chiunque la provi dovrebbe lasciarla trasparire anche a costo di sembrare stupido. Già, lasciamo trasparire la stupidità regolarmente, spacciandola per brillantezza e reprimiamo la gioia sul nascere.
La felicità la cerchiamo, ma a volte l’infelicità la scegliamo.
Una religione che si dice “cristiana” e non segue religiosamente gli esempi di Gesù non può, a mio avviso, fregiarsi di tale nobile e rispettabile aggettivo.