George Bernard Shaw – Felicità
Non abbiamo diritto di consumare felicità senza produrne più di quanto abbiamo diritto di consumare ricchezze senza produrne.
Non abbiamo diritto di consumare felicità senza produrne più di quanto abbiamo diritto di consumare ricchezze senza produrne.
Afferra tutto l’azzurro del cielo e depositalo nel tuo cuore.
La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità.
Condurre una vita tranquilla non ti garantisce la felicità.
Mi sovviene quasi il pensiero che la maggior parte delle persone non ambisca all’idea di felicità, che la creda come dovuta, quando in realtà va cercata. Lei sta dove sta ed è in tranquillità assoluta, l’essere umano si arrovella e fantastica su ogni sfumatura di felicità, senza carpirne l’attimo; la gioia è solamente ciò che non abbiamo… com’è possibile.! allora quello che possediamo cos’è se non anch’esso piacere, hanno sempre insegnato ai guardare chi sta meglio per essere felici ed ambire all’entusiasmo. Guardare anche chi ha avuto meno di te, fa capire l’importanza di ciò che hai. Una scelta voluta è felicità, perché racchiude la speranza di essere ciò che si vuole e costruire la strada che si desidera. Sicuramente nel percorso ci sono gli sconforti, ma non possiamo ambire alla felicità senza dare nulla in cambio.
La convinzione che la felicità è un sentimento che dura poco è sbagliatissimo. La felicità non sono attimi, ma è una condizione eterna.
Il tempo per fare felici gli altri è quello in cui gli altri ci chiedono la felicità.