Antonio Rega – Figli e bambini
Un figlio può prendere dai genitori: capelli, viso, occhi e perfino l’intelligenza, ma l’anima no. L’anima è nuova per ognuno di noi.
Un figlio può prendere dai genitori: capelli, viso, occhi e perfino l’intelligenza, ma l’anima no. L’anima è nuova per ognuno di noi.
Un bimbo è privo di passato, un anziano è sprovvisto di futuro. Ecco perché profumano entrambi di serenità, respirano a pieni polmoni il presente.
Vorrei essere come quella bambina che quando cade sì piange, ma dopo poco riprende a giocare.
Tutto ciò che non impariamo dai nostri genitori ce lo insegnano i figli.
Il rancore è un sentimento come tutti gli altri e non sempre va interpretato come un qualcosa di negativo quando si è innamorati.
A te, figlio mio lascio una parte di me. A te, che ho desiderato più di qualsiasi cosa. A te, che ho sognato per mesi interi. A te, che ho amato più della vita stessa. A te, lascio i ricordi racchiusi qui dentro, fotografie ingiallite dal tempo ti riporteranno a me, ai momenti di gioia e dolore. Ricordi racchiusi qui, in un album. I ricordi più belli sono qui, nelle foto di una vita. Ricordi che ti scalderanno il cuore. Ti faranno pensare a me quando non sarò più con te ed io in quei momenti tornerò accanto te.
Quante volte da piccoli correvamo nel blu, occhi chiusi e braccia aperte, il vento che accarezzava il corpo, volare via con il pensiero, e sfidare la più alta fantasia, raggiungendo altezze visibili solo alla purezza dell’innocenza.