Michelangelo Da Pisa – Figli e bambini
“Qual è la persona che ti manca di più?” “Mio figlio.” “Ma dai, non sapevo ne avessi uno.” “Appunto, abita nei miei rimpianti.”
“Qual è la persona che ti manca di più?” “Mio figlio.” “Ma dai, non sapevo ne avessi uno.” “Appunto, abita nei miei rimpianti.”
Da bambini ci spaventava il buio, da adulti, il mondo che ci circonda.
Conviene a chi nasce molta oculatezza nella scelta del luogo, dell’anno, dei genitori.
Alzò lo sguardo e il cielo improvvisamente capitolò, il mare servilmente si ritrasse, il vento…
Ritrovarsi a fissare del ghiaccio galleggiare nel rum, staccando consonanti e vocali dai pensieri, come cerotti da ferite quasi rimarginate.
Ogni nostro “paesaggio” cambia, col mutare dell’animo: un sorriso può illuminare il più cupo degli inverni, ma una lacrima di dolore può spogliare la primavera di ogni profumo e di ogni colore.Una madre privata del proprio figlio: non vi è paesaggio più spoglio, deprimente e atroce di questo.
I figli: Un’attimo prima del parto il respiro te lo tolgono, ma poi quel respiro che un’istante prima ti mancava diventa ossigeno…