Giuseppe Cugliandro – Abbandonare
Spesso ci si abbandona a se stessi quando l’ultimo velo di follia si allontana senza voltarsi indietro.
Spesso ci si abbandona a se stessi quando l’ultimo velo di follia si allontana senza voltarsi indietro.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
Io non credo nel destino, credo nelle coincidenze, credo nell’attimo che si crea, ogni azione comporta una sua conseguenza, e se ti ho trovata è perché ti cercavo da tanto tempo.
“Non troverai mai più una migliore di me” una tipica frase che conclude una storia. Solo a distanza di anni questa frase è per me un macigno che opprime i miei giorni. quanto avevi ragione!
Non ho bisogno di nessuno. Anzi, ho solo bisogno di me stesso.
Mi ha lasciato; adesso devo curare il mio vuoto, preservare lei dal mio sentirmi abbandonato!
Capirsi senza conoscersi, a volte è prologo di una storia d’amore. Il contrario invece, è epilogo di addio.