Parinoush Saniee – Figli e bambini
Mio padre mi voleva bene nonostante fossi una femmina.
Mio padre mi voleva bene nonostante fossi una femmina.
Gli occhi sofferenti di una madre sono una coltellata al cuore per un figlio.
“Che palle, sta storia.” Sta storia è la sua storia, la nostra storia, ma lui non vuole sentirla. Da piccolo era più curioso, più coraggioso, faceva qualche domanda in più. Guardava quel padre ragazzo, quella fotografia di Diego sul frigorifero, tenuta da una calamita, ingiallita dai vapori della cucina. Mi stringeva, mi restava addosso. Crescendo non ha più chiesto nulla. Il suo universo s’è ristretto ai suoi bisogni, ai suoi piccoli egoismi. Non ha voglia di complicarsi la vita, i pensieri. Per lui suo padre è Giuliano, è lui che lo ha accompagnato a scuola, che lo ha portato dal pediatra. È lui che gli ha dato quello schiaffo al mare, la volta che si è tuffato con poca acqua sotto.
Per una mamma il cuore di un figlio è un libro aperto…Deve solo sfogliare le pagine per leggerne i pensieri…Solo la mamma ha il potere di accederenel profondo senza nessuna limitazione…
I genitori sono attaccati ai loro figli non per la bellezza che si portano ma per l’immenso affetto che per essi colmano i loro cuori.
Quando ero bambina chiesi a mia madre cosa fosse il “futuro” e mia madre rispose: “Il Futuro sei tu bambina mia”.Oggi mia figlia mi ha rivolto la stessa domanda e io… le fatto una carezza e l’ho abbracciata forte.
La cosa più bella che ho fatto nella mia vita. È stata mettere al mondo mio figlio. Una gioia che solo chi è madre può capire. Una gioia indescrivibile che ti rende ricca. Ti basta guardare lui per dire: “Ecco tutto quello di cui ho bisogno è qui. La ragione della mia vita!”