Ada Roggio – Figli e bambini
Affacciati alla finestra, quella stella… lì, sì, sono io.Ti aspetto, per riabbracciarti, come sempre, come ieri, come domani vorrei.Vorrei che fosse ora, ma aspetto che arrivi l’ora.
Affacciati alla finestra, quella stella… lì, sì, sono io.Ti aspetto, per riabbracciarti, come sempre, come ieri, come domani vorrei.Vorrei che fosse ora, ma aspetto che arrivi l’ora.
Ogni tua lacrima è l’emozioni che attraversa il cuore.
Mi chiedi aiutoCerco di darti aiutoPer paura di… fuggi!
Carissimi genitori, ricordatevi sempre che i vostri bambini non sono né un vostro prolungamento, né adulti in miniatura.Tenete a mente quindi sia di rispettare la loro personalità, non cercando di farne a tutti i costi quello che voi vorreste che fossero, sia il loro essere bambini, quindi sì responsabilizzandoli, ma gradualmente, e senza terrorizzarli.
In strada non ci sono più bambini che giocano. Basterebbe questo per descrivere un’epoca.
I bambini che scappano, si guardano alle spalle per vedere se il papà li rincorre. Se non lo fa, lo aspettano, fregandosene del vantaggio.
Per mia madre sono ancora la sua “principessa”, per la vita una “guerriera” e per chi amo un “punto fermo”, perché per me le persone importanti sono sempre al primo posto.