Giorgio Antonicelli – Figli e bambini
Credevo di aver capito il tuo percorso figlia mia, ma mi sto perdendo dietro la tua scia, ciò mi fa impazzire, aspettami, spiegami, parlami negli occhi.
Credevo di aver capito il tuo percorso figlia mia, ma mi sto perdendo dietro la tua scia, ciò mi fa impazzire, aspettami, spiegami, parlami negli occhi.
Vorrei tornare bambino, quando per far pace bastava il mignolino.
Quante volte si parla d’amore. Ma tutte le volte che lo pronunciamo non ha lo stesso valore. Quando si parla di Amore di Mamma. Questo amore è l’unico, non ha valore, non ha confini, perché è l’amore di Mamma.
Il bambino è sempre spontaneo, ma non necessariamente sempre sincero.
A una madre si perdona tutto, tranne il fatto di aver reso padre un imbecille.
Mi dicesti che per te io non ero più nulla. Hai detto che oltre alla porta hai sbarrato anche le finestre. Ti dissi che per me eri morto e che l’unico dolore era non avere una tomba su cui piangere. Sono due anni che non guardavo il tuo viso e l’ho visto oggi da lontano. Quante rughe hanno riempito i tuoi occhi, com’è spento il loro colore. Ti ho visto oggi papà ed ho capito che quel sogno che feci mai si potrà realizzare. Oggi ho compreso che l’unica cosa avrò di te sarà quella foto di una bimba che stringeva il suo bel papy e lo guardava come la principessa guardava il suo principe, resterà quella foto sbiadita di me e te. Un padre ed una figlia che si son perduti per sempre.
Non passare a tuo figlio i tuoi irrealizzati desideri, perché lui ha i suoi da realizzare.