Anonimo – Figli e bambini
Chissà se gli infanti apprezzano l’infanzia quanto gli adulti apprezzano l’adulterio.
Chissà se gli infanti apprezzano l’infanzia quanto gli adulti apprezzano l’adulterio.
Il silenzio ha il rumore di un fischio. L’assenza diventa esigenza di dimenticare. Il mio fianco è vuoto e le mani rosicchiate. Ieri ero io ed oggi il passato. Nessuno intorno. Nulla all’orizzonte. Non è rabbia non è tristezza: è solo un accorgersi, un capire. Semplicemente un passaggio tra te e il domani.
Ma come fai? Sei riuscita a farmi ricalcare i vecchi tasti rumorosi, tornare a far compagnia alla luna e pensare a ciò che vorrei evitare. Eppure come faccio a evitare questo? Come potrei far sì che nessuno si ricordi di te e della tua bellezza? Proprio non ci riesco.
Non posso vendere la mia anima al diavolo per tè…e… non lo farò…
È raro passare per assaporare.
La storia è tutta la merda collettiva e ancestrale della razza umana, un grande mucchio di sterco che continua a crescere. Adesso noi siamo in cima, ma presto saremo sepolti sotto quella delle generazioni a venire. Ecco perché i vestiti dei tuoi genitori ti sembrano così buffi nelle vecchie fotografie, tanto per fare un esempio. E, visto che tra non molto sarò ricoperto dalla cacca dei tuoi figli e dei tuoi nipoti credo che dovresti mostrarmi un pochino più di rispetto.
Le perle più belle e più rare si celano ancora nel mare.