Vincenzo Costantino – Filosofia
A volte credere una cosa, ti convince che sia la cosa giusta da fare. Ma non sempre quello che crediamo è la cosa giusta.
A volte credere una cosa, ti convince che sia la cosa giusta da fare. Ma non sempre quello che crediamo è la cosa giusta.
Il medico consiglia riposo proprio mentre lavora. Non è credibile.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l’enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’Ideale, e non è se non l’apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l’artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.
Bisognerebbe approfondire ogni cosa che si sente dalla bocca di chiunque invece di prendere tutto per oro colato e farne pensiero proprio. Approfondire da più fonti, da più storie, da più esperienze senza fermarsi all’entusiasmo e alla gioia della scoperta, ma andare oltre il limite, quasi vicino alla paura, e non senza dolore, elemento indispensabile per filtrare e scindere la realtà delle cose.
L’identità nazionale è pura nella sua originalità, è spirituale nella propria anima, è sociale nel suo carattere, è materiale nella sostanza.
Se volessi fare un’esperienza, vorrei trovare nuove emozioni che conducono a me stesso.
Non tramonto senza aver avuto indietro la mia alba.