Paola Melone – Filosofia
La violenza è la parola che si sveste di nobiltà e si ammanta di vigliaccheria.
La violenza è la parola che si sveste di nobiltà e si ammanta di vigliaccheria.
Si vive cercando e cercando viviamo.
Immaginate di lanciare in aria due uccelli, uno vivo ed uno morto. L’uccello morto cadrà, presumibilmente, qualche metro più avanti, mentre quello vivo potrebbe finire appollaiato su una antenna televisiva, o su un ramo di un albero, su un tetto, su una siepe, o su un nido. Sarebbe difficile indovinare in anticipo il punto esatto.
Quando qualcuno ti dice “era una battuta non prendertela”. Credo che in fondo ci sia sempre un po’ di verità.
Questa indifferenza che io sento, quando non sono portato verso un lato più che verso un altro dal peso di niuna [nessuna] ragione, è il più basso grado della libertà, e rende manifesto piuttosto un difetto della conoscenza, che una perfezione nella volontà.
L’uomo è un tubo digerente che predica saggezza da una parte ed ha scarsa responsabilità dall’altra.
C’è chi fa un uso sconsiderato delle parole, impiegandole come proiettili e sparando all’impazzata, come fa un folle sulla massa, ottenendo un risultato disastroso; le parole sono fondamentali, sono cunei che si insinuano nelle menti e tracciano solchi indelebili.