Mario Bucci – Filosofia
Le giuste decisioni stanno a metà tra l’istinto e il raziocinio.
Le giuste decisioni stanno a metà tra l’istinto e il raziocinio.
È la normalità a spezzare il mio equilibrio.
La povertà dei mezzi non deve bloccare il pensiero, bensì la necessità spesso fa aguzzare l’ingegno.
L’ostico non è apprendere… l’inattuabile è intendere!
Molti pensano che per capire chi siamo, perché soffriamo, cosa bisogna fare serva pensare e pensare.Molti pensano che la soluzione di tutto sia usare la mente…Per me non è così…La semplicità ci salva…
Oggi sono 30 anni che servo lo stato, saprà domani lo stato servire in egual modo me?
Un istante è simile ad una goccia, che rotolando, ne genera un’altra. Una dopo l’altra, percorrono l’inclinato piano del tempo, e tenendosi per mano formano la scia dell’eternità.
È la normalità a spezzare il mio equilibrio.
La povertà dei mezzi non deve bloccare il pensiero, bensì la necessità spesso fa aguzzare l’ingegno.
L’ostico non è apprendere… l’inattuabile è intendere!
Molti pensano che per capire chi siamo, perché soffriamo, cosa bisogna fare serva pensare e pensare.Molti pensano che la soluzione di tutto sia usare la mente…Per me non è così…La semplicità ci salva…
Oggi sono 30 anni che servo lo stato, saprà domani lo stato servire in egual modo me?
Un istante è simile ad una goccia, che rotolando, ne genera un’altra. Una dopo l’altra, percorrono l’inclinato piano del tempo, e tenendosi per mano formano la scia dell’eternità.
È la normalità a spezzare il mio equilibrio.
La povertà dei mezzi non deve bloccare il pensiero, bensì la necessità spesso fa aguzzare l’ingegno.
L’ostico non è apprendere… l’inattuabile è intendere!
Molti pensano che per capire chi siamo, perché soffriamo, cosa bisogna fare serva pensare e pensare.Molti pensano che la soluzione di tutto sia usare la mente…Per me non è così…La semplicità ci salva…
Oggi sono 30 anni che servo lo stato, saprà domani lo stato servire in egual modo me?
Un istante è simile ad una goccia, che rotolando, ne genera un’altra. Una dopo l’altra, percorrono l’inclinato piano del tempo, e tenendosi per mano formano la scia dell’eternità.