Alessandro Di Pinto – Filosofia
Se mi chiedono se un uomo ed una donna possono essere amici, io rispondo no, per un semplice motivo, uno dei due sta mentendo.
Se mi chiedono se un uomo ed una donna possono essere amici, io rispondo no, per un semplice motivo, uno dei due sta mentendo.
Ciò che diventa moda mi annoia.
C’è sempre una parte di noi che non mostriamo mai agli altri, come il lato oscuro della luna.
Come quasi tutti gli ex-marxisti della mia generazione, ero un neofita del liberalismo, e nel mio entusiasmo semplicistico e ignorante lo usavo come una mazza. In sostanza, non facevo altro che adoperare il liberalismo per semplificare indebitamente la realtà, più o meno come si faceva pochi anni prima usando il marxismo. Rimaneva invariato l’atteggiamento psicologico, la presunzione semplificante. Avevo cambiato le mie idee per rimanere identico a me stesso. Di fronte alla richiesta di occuparsi seriamente e concretamente dei problemi delle donne, degli omosessuali, della gente scura di pelle, l’importante era disporre di un’elegante via di scampo. Non era poi così essenziale che, mentre anni prima la scappatoia era l’appello alla lotta di classe e a una perfetta rivoluzione, negli anni ottanta, con la crisi del marxismo, si fosse resa disponibile un’altra chiave universale: l’assolutezza dei criteri formali di uguaglianza. La sicumera rimaneva identica a se stessa.
Per tutti quegli esseri viventi che non ebbero la capacità di stringere patti reciproci circa il non recare ne ricevere danno, non esiste ne il giusto ne l’ingiusto; e altrettanto si deve dire per quei popoli che non poterono o non vollero stringere patti per non recare e non ricevere danno.
Parlare è un atteggiamento, scrivere è un modo di essere.
Non potrai mai amare gli altri, se non ami prima te stesso. Ma non potrai mai amare gli altri, se ami solo te stesso.