Arjan Kallco – Filosofia
La vita è una storia collettiva che quando prende pieghe dolorose, mette in risalto la capacità degli stolti.
La vita è una storia collettiva che quando prende pieghe dolorose, mette in risalto la capacità degli stolti.
I ricordi sono il fermento che tiene accese le emozioni dei momenti irripetibili della vita, senza di essi l’amore non sarebbe mai amore.
L’imbecillità dei filosofi “profondi” è così immensa che è superata soltanto dall’infinita misericordia di Dio.
Per quello che noi oggi conosciamo, la mente umana è influenzata da due soli fattori: le esperienze quotidiane di una intera vita, e il codice genetico che abbiamo ereditato.Dal momento che non vi è nulla di genetico nei pensieri e nelle idee filosofiche, allora queste sono quasi solamente il risultato delle nostre esperienze.Ma come possiamo anche solamente sperare di poter avere esperienza di tutta la vita, di tutto l’universo, di tutto ciò che esiste, è esistito, esisterà, o potrebbe esistere? D’altronde la nostra è una vita intrinsecamente finita e limitata.E allora come possiamo pensare di poter organizzare una filosofia universale nell’arco non solo di una vita umana, ma anche di una intera civiltà umana.La nostra non può che essere una conoscenza limitata, finita e incompleta.
Il guardiano sorveglia, ma chi sorveglia il guardiano?
Cerco frasi mai scritte, ma le parole non escono, quelle parole che devono uscire da sole, per arrivare dritte al cuore.
La traduzione è la vera arte della trasformazione di una anima ignota, anche di una nazione, che si intreccia in modo complesso nell’opera, in una altra opera, mai simile, ma di anima universale.