Francesca Zangrandi – Filosofia
Prendimi l’anima, feriscila, amala, odiala, danneggiala…Ma poi mandamela sempre indietro.
Prendimi l’anima, feriscila, amala, odiala, danneggiala…Ma poi mandamela sempre indietro.
Marx è un comunista autoritario e centralista. Egli vuole ciò che noi vogliamo: il trionfo completo dell’eguaglianza economica e sociale, però, nello stato e attraverso la potenza dello Stato, attraverso la dittatura di un governo molto forte e per così dire dispotico, cioè attraverso la negazione della libertà.
La libertà non è a poter fare tutto,la libertà è quando non possiamo fare tutto,ma possiamo tentare di farlo.
Tante volte non ci conosciamo noi stessi e pretendiamo conoscere altre persone, o che gli altri conoscono noi.
Tanto l’importante è divertirsi. È ovvio, tu devi essere felice. Non c’è posto per la tristezza in questo mondo vero? Prima osservi le disgrazie che accadono nel mondo, al telegiornale, in maniera spesso e volentieri distaccata, poi magari ti commuovi alla vista di un cucciolo di panda appena nato. Ma tu sei felice. Felice forse, di fare una vita come tante altre. Felice perché qualcuno ti ha detto che è così che deve essere. Felice perché la società decide costantemente per te. Ma allora perché si ha paura di morire? Perché si cerca sempre di allungare la nostra permanenza su questo mondo? La felicità è il compimento di noi stessi, l’apice di un qualcosa che prima o poi deve finire. Sta a noi scegliere se raggiungere questo apice oppure no. Essa è un obiettivo talmente importante per noi che al suo compimento nulla riesce ad avere più un senso, se non la felicità stessa.
Quante parole si sprecano per descrivere il nulla, e quante poche parole si cercano per descrivere l’immensità.
Lasciamo gli interminabili discorsi ai grandi oratori. A noi bastano gli intermittenti silenzi.