Cesare Fischetti – Filosofia
Vorrei amarti, ma non proveresti lo stesso. Vorrei averti, ma ti manterresti a un passo. Vorrei… ma non posso!
Vorrei amarti, ma non proveresti lo stesso. Vorrei averti, ma ti manterresti a un passo. Vorrei… ma non posso!
Muta i tuoi pensieri in aerostati se vuoi sorvolare l’oceano della nullità.
Il tempo che scorre come un volo di farfalle nella magia di un incantesimo, rimangono incise nel cuore “sfumature-colori”
Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia.
Ogni nobile sentimento è degno di essere ascoltato.
Cose, come per esempio la grandezza, la sanità, la forza e, in una parola, della sostanza di tutte le cose, di ciò che ciascuna è. La verità di esse si contempla forse mediante il corpo o avviene che chi di noi si accinge più degli altri e con più accuratezza a pensare ciascun oggetto della sua indagine in sé, costui si avvicina il più possibile alla conoscenza dell’oggetto? E potrà farlo nel modo più puro chi si dirigerà verso ciascun oggetto, il più possibile, con il solo pensiero, senza intromettere nel pensiero la vista e senza trascinarsi dietro con il ragionamento alcun altro senso, ma utilizzando solo il puro pensiero di per se stesso, andrà a caccia di ciascuno degli enti in sé nella sua purezza, dopo essersi liberato il più possibile da occhi, orecchie e, a parlar propriamente, da tutto il corpo, perché turba l’anima e non le consente di acquistare verità e intelligenza, quando comunica con essa. Non è forse costui, Simmia, se mai altri, che coglierà l’essere? È straordinariamente vero, disse Simmia, ciò che dici, Socrate.
Gli specchi sanno essere tutte le età vissute contemporaneamente, sanno essere tutti quelli riflessi, ma capita anche che riflettano il nulla.