Zygmunt Bauman – Filosofia
Il meglio può anche essere un nemico del bene, ma la perfezione è sicuramente un nemico mortale di entrambi.
Il meglio può anche essere un nemico del bene, ma la perfezione è sicuramente un nemico mortale di entrambi.
La filosofia è giudice di un’epoca: brutto segno quando ne è invece l’espressione.
Ora cosa ti rimane? Ti rimane il mio sangue, il mio cuore non c’è più è fuggito via.
Il “tempo soggettivo” di ognuno è limitato dal “tempo oggettivo”, il quale meccanismo è fatto dalla misura e precisione perfetta di ogni periodo. Oggettività che “rode” la soggettività, quando il vissuto è macchinoso o evanescente. C’è un margine di libertà personale, è il vivere più “carpe diem”, e i momenti più intensi. Ma sia il tempo oggettivo che quello soggettivo non durano tutto il tempo, e quindi può esserci dell’altro.
Ogni rappresentazione a una sola tinta ha i difetti propri di tutte le formule generalizzanti, perché spinge a non dare importanza alle sfumature.
È preferibile vivere nella miseria condita dall’amore anziché sguazzare nell’abbondanza avvolta dall’odio.
Ho avuto due storie importanti.Una che descrivo come amore dannato e una come amore benefico.Da entrambi gli amori alla fine mi sono sentita dire “Ho paura perché non riesco a farti stare bene”.Io oggi dico hai due amori”Io non sto bene, ma non per voi.Io non sto bene perché non trovo me stessa, perché questa età la vivo, probabilmente, più intensamente di altri. Non sto bene perché non mi accontento di avere il sorriso sentendo nello stomaco qualcosa che non va.Non sto bene perché non mi permette di stare bene, perché attendo. Ma voi…non mi ferite, non più…”Ho avuto due amori che hanno paura di ferirmi e io non capisco se sono saggi loro e folle io o se io sento e loro no…