Lucio Anneo Seneca – Filosofia
Non è mai poco quello che è abbastanza.
Non è mai poco quello che è abbastanza.
Sublime è il senso di sgomento che l’uomo prova di fronte alla grandezza della natura sia nell’aspetto pacifico, sia ancor più, nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi.
Ipotizzare che l’Universo sia sempre esistito, pone certamente dei problemi; credere invece che sia stato creato da Dio, pone dei problemi infinitamente superiori.
Fa la cosa sbagliata ma sempre sulla strada giusta, così, poiché sbagliando si impara, almeno imparerai qualcosa.
L’immortalità non cesserà quella reazione chiamata stupore.
Solo un uomo superficiale può pensare di essere profondo.
Siamo esseri mutevoli, in divenire. La coerenza è l’illusione di chi vuol costruire castelli di carta pensando di trovarsi all’interno di una campana dove è stato fatto il vuoto spinto, quando invece si dovrebbe piuttosto assimilare l’idea che nulla di ciò che era è, nulla di ciò che è sarà.