Michele Acanfora – Frasi sulla Natura
Ci si sente davvero liberi e felici quando si ha la fortuna di essere cullati tra le braccia della natura.
Ci si sente davvero liberi e felici quando si ha la fortuna di essere cullati tra le braccia della natura.
È inutile che Dio continui ad estrarre da me, con la croce, lo spirito azzurro che gli dovrebbe servire per togliere le corna a Lui e ai suoi angeli. Così innesca e si condanna al fuoco dell’inferno. Giustamente, sopo lo sporco assassinio che ha compiuto per raddoppiarsi il potere. Ha scelto la vittima peggiore che poteva scegliere. L’inversione dell’essere non gli funziona sempre, e non gli funzionerà questa volta: un cornuto, inclusi gli angeli, i suoi figli e servi, resterà sempre tale. Se cerca di invertire l’essere con l’avere si condanna a morte, o peggio. Per la vittima, che subisce l’avidità e dislessia legislativa di Dio (il bene paga perché il male possa liberarsi… anche se poi non capisco dove crede di andare o cosa crede di diventare), è diverso. L’essere ha la straordinaria tendenza a tornare alla sua forma originale, anche in modo devastante. Con una falla del genere nel sistema, che ha provocato Lui estraendo lo spirito che non doveva toccare neanche col suo pensiero di merda, per potersi mutare, invidiando il bene e l’amore che non erano di suo Figlio e di sua nuora, una energia spirituale che va ben oltre quella nucleare, non dia la colpa a piromani inesistenti, l’inferno va oltre la volontà di controllo, si tratta di autocombustione. Giusto ed appropriato. Si ricordi che non lo sto facendo io, se lo sta facendo da solo.
Mare che a te imprigioni gli occhi di chi ti scruta, mai finirà il mio desiderio di contemplarti e di amarti.
Lo splendore di un fiore, per la tua bellezza.
E quando posso vado ad ascoltare la voce del mare.
In molti dicono di fermarsi ed ascoltare; dicono sia possibile, se si spalanca il proprio cuore, sentire persino il lento crescere e respirare e vivere di un filo d’erba. Io non ho mai voluto provare perché quello che temo di sentire è il lento seccarsi e soffocare e morire di migliaia di fili d’erba. Un’agonia straziante che grida a ogni uomo: assassino.
A volte basta un attimo per essere assaliti da una gioia puerile, che ci riporta a sentirci bambini, avvolti e cullati dai nostri ricordi più profondi e magici.