Giuseppe Montorro – Frasi sulla Natura
Guai ad abbattere gli alberi!Gli alberi sostengono il cielo. Abbattendo gli alberi il cielo ci cade addosso dichiarando la fine del mondo.
Guai ad abbattere gli alberi!Gli alberi sostengono il cielo. Abbattendo gli alberi il cielo ci cade addosso dichiarando la fine del mondo.
Piove. Profondo l’odore della pioggia. Mi incanta il rumore che fa contro le tettoie e nei canali di scolo… un ticchettio continuo quasi rassicurante, un dolce abbraccio della natura. Amata natura che pervade l’uomo ed il suo mondo fatto di cemento e lamiera, dolce fruscio delle acque che se chiudi gli occhi ti porta oltre, oltre anche solo per un minuto, solo per un secondo… dovremmo sempre portare con noi uno scatolino dove poter rinchiudere questi attimi e tirarli fuori quando arriviamo al limite, quando ci sentiamo saturi di cemento e lamiera.
Un granello di sabbia, una goccia d’acqua ed un soffio di vento possono cambiare il mondo; una lacrima può cambiare una vita.
Come vorrei avere la tenacia delle onde! Subito si lanciano in avanti, tese verso il loro obiettivo – sempre lo stesso – e puntualmente il mare le trascina via! Sanno già di fallire, di non riuscire, eppure non perdono mai la cocciutaggine né l’ambizione.
Gli alberi ascoltano in silenzio il mondo che piange.
La nebbia, occultatrice della realtà.
Quante volte il viaggiatore del deserto, che si avventura nel cuore del nulla, trova la sua consolazione nella bellezza dei cieli, nella corsa delle nuvole, nella scintillante cupola delle notti.
Piove. Profondo l’odore della pioggia. Mi incanta il rumore che fa contro le tettoie e nei canali di scolo… un ticchettio continuo quasi rassicurante, un dolce abbraccio della natura. Amata natura che pervade l’uomo ed il suo mondo fatto di cemento e lamiera, dolce fruscio delle acque che se chiudi gli occhi ti porta oltre, oltre anche solo per un minuto, solo per un secondo… dovremmo sempre portare con noi uno scatolino dove poter rinchiudere questi attimi e tirarli fuori quando arriviamo al limite, quando ci sentiamo saturi di cemento e lamiera.
Un granello di sabbia, una goccia d’acqua ed un soffio di vento possono cambiare il mondo; una lacrima può cambiare una vita.
Come vorrei avere la tenacia delle onde! Subito si lanciano in avanti, tese verso il loro obiettivo – sempre lo stesso – e puntualmente il mare le trascina via! Sanno già di fallire, di non riuscire, eppure non perdono mai la cocciutaggine né l’ambizione.
Gli alberi ascoltano in silenzio il mondo che piange.
La nebbia, occultatrice della realtà.
Quante volte il viaggiatore del deserto, che si avventura nel cuore del nulla, trova la sua consolazione nella bellezza dei cieli, nella corsa delle nuvole, nella scintillante cupola delle notti.
Piove. Profondo l’odore della pioggia. Mi incanta il rumore che fa contro le tettoie e nei canali di scolo… un ticchettio continuo quasi rassicurante, un dolce abbraccio della natura. Amata natura che pervade l’uomo ed il suo mondo fatto di cemento e lamiera, dolce fruscio delle acque che se chiudi gli occhi ti porta oltre, oltre anche solo per un minuto, solo per un secondo… dovremmo sempre portare con noi uno scatolino dove poter rinchiudere questi attimi e tirarli fuori quando arriviamo al limite, quando ci sentiamo saturi di cemento e lamiera.
Un granello di sabbia, una goccia d’acqua ed un soffio di vento possono cambiare il mondo; una lacrima può cambiare una vita.
Come vorrei avere la tenacia delle onde! Subito si lanciano in avanti, tese verso il loro obiettivo – sempre lo stesso – e puntualmente il mare le trascina via! Sanno già di fallire, di non riuscire, eppure non perdono mai la cocciutaggine né l’ambizione.
Gli alberi ascoltano in silenzio il mondo che piange.
La nebbia, occultatrice della realtà.
Quante volte il viaggiatore del deserto, che si avventura nel cuore del nulla, trova la sua consolazione nella bellezza dei cieli, nella corsa delle nuvole, nella scintillante cupola delle notti.