Marlene Dietrich – Omosessualità
Soltanto le checche sanno come si fa a sembrare una donna sexy.
Soltanto le checche sanno come si fa a sembrare una donna sexy.
Non c’erano anormali quando l’omosessualità era la norma.
Mi rattrista il fatto che gli omosessuali debbano urlare il proprio orgoglio di essere tali al mondo intero. Secoli di discriminazioni e soprusi hanno portato la società a pensare che gli omosessuali siano una categoria a parte, totalmente diversa dagli eterosessuali, quando in realtà non c’è che una minima differenza tra le due. Così come è minima la differenza tra chi preferisce le bionde e chi le more.
Come ho detto prima, la coesione, i rapporto di interdipendenza esistenti nella società si basano, fra le altre cose, sulla divisione sessuale del lavoro. La questione sta quindi nel capire fino a che punto la società è disposta a tollerare la confusione fra i sessi. […] Se si ha l’intenzione di avere più dignità, più sicurezza, e vorrei dire più maturità, è importante collocarsi all’interno di una tradizione, e non vivere antistoricamente per il presente.C’è un’ultima cosa che vorrei dire: gli omosessuali non trovano un posto nell’intera società, che possa dar loro una struttura nella quale collocarsi. Non hanno la struttura del matrimonio, o quella della famiglia, sono senza alcuna struttura, e questo determina la promiscuità e tutte le altre componenti della subcultura gay. La storia può servire per offrire agli omosessuali quelle strutture che non hanno.
Non sono poche le occasioni in cui mi sento più uomo di quelli che dicono di esserlo ma non lo sono affatto, anche quando mi va di fare la pipi seduto.
Se si ama una persona dello stesso sesso, il problema non è suo, ma di chi ha la mente chiusa.
Non di solo amore né di solo sesso vive una felice e sorridente coppia gay, ma anche di pane, vino e formaggio.