Sofia Valentini – Guerra & Pace
Il male genera il male, l’invidia genera guerre e le guerre generano distruzioni.
Il male genera il male, l’invidia genera guerre e le guerre generano distruzioni.
Mantenere un deposito di bombe atomiche senza promettere di non farne uso significa sfruttare il possesso delle bombe per fini politici. Può darsi che gli Stati Uniti sperino in questo modo di spaventare l’Unione Sovietica costringendola ad accettare il controllo internazionale dell’energia atomica. Ma la paura fa soltanto crescere l’antagonismo e aumenta il pericolo di una guerra. Sono del parere che questa politica abbia tolto ogni valore reale alle offerte per un controllo internazionale dell’energia atomica.
I patrioti parlano spesso di morire per il loro paese, e mai di ammazzare per la loro patria.
Il grido: “Vogliamo la Pace!” è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un’umanità uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza guerra sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli uomini i quali non abbiano cuore di belva feroce.
Al genere umano: il perseguire la pace è un atto di virtù dei forti, la volontà di andare alla guerra è un atto di forza di chi non ha virtù. Se fra 100 anni il vostro pensiero vi porterà alla matita e non alla pistola, allora, forse, potrete definirvi dei virtuosi.
Quando qualcuno uccide un poliziotto dicono che è colpa di una canzone. Che musica ascoltavano quando hanno bombardato l’Iraq?
Abbasso la guerra; viva gli allarmi senza bombardamenti.
Mantenere un deposito di bombe atomiche senza promettere di non farne uso significa sfruttare il possesso delle bombe per fini politici. Può darsi che gli Stati Uniti sperino in questo modo di spaventare l’Unione Sovietica costringendola ad accettare il controllo internazionale dell’energia atomica. Ma la paura fa soltanto crescere l’antagonismo e aumenta il pericolo di una guerra. Sono del parere che questa politica abbia tolto ogni valore reale alle offerte per un controllo internazionale dell’energia atomica.
I patrioti parlano spesso di morire per il loro paese, e mai di ammazzare per la loro patria.
Il grido: “Vogliamo la Pace!” è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un’umanità uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza guerra sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli uomini i quali non abbiano cuore di belva feroce.
Al genere umano: il perseguire la pace è un atto di virtù dei forti, la volontà di andare alla guerra è un atto di forza di chi non ha virtù. Se fra 100 anni il vostro pensiero vi porterà alla matita e non alla pistola, allora, forse, potrete definirvi dei virtuosi.
Quando qualcuno uccide un poliziotto dicono che è colpa di una canzone. Che musica ascoltavano quando hanno bombardato l’Iraq?
Abbasso la guerra; viva gli allarmi senza bombardamenti.
Mantenere un deposito di bombe atomiche senza promettere di non farne uso significa sfruttare il possesso delle bombe per fini politici. Può darsi che gli Stati Uniti sperino in questo modo di spaventare l’Unione Sovietica costringendola ad accettare il controllo internazionale dell’energia atomica. Ma la paura fa soltanto crescere l’antagonismo e aumenta il pericolo di una guerra. Sono del parere che questa politica abbia tolto ogni valore reale alle offerte per un controllo internazionale dell’energia atomica.
I patrioti parlano spesso di morire per il loro paese, e mai di ammazzare per la loro patria.
Il grido: “Vogliamo la Pace!” è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un’umanità uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza guerra sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli uomini i quali non abbiano cuore di belva feroce.
Al genere umano: il perseguire la pace è un atto di virtù dei forti, la volontà di andare alla guerra è un atto di forza di chi non ha virtù. Se fra 100 anni il vostro pensiero vi porterà alla matita e non alla pistola, allora, forse, potrete definirvi dei virtuosi.
Quando qualcuno uccide un poliziotto dicono che è colpa di una canzone. Che musica ascoltavano quando hanno bombardato l’Iraq?
Abbasso la guerra; viva gli allarmi senza bombardamenti.