Fabrizio Sani – Guerra & Pace
Il paradosso della guerraè che è eroe chi muoreed è eroe chi ammazza.
Il paradosso della guerraè che è eroe chi muoreed è eroe chi ammazza.
Il combattente che fugge, può sopravvivere per combattere un’altra volta.
In tempo di pace l’uomo saggio si prepara alla guerra.
a volte per vincere una battaglia non basta ne il coraggio ne la volontà.
Amo il futuro, perché è limpido, un foglio bianco su cui planare. Lo amo in anticipo, come una promessa, come un neonato che attende di fare la sua comparsa nel mondo. E lo sento questo futuro, e non mi spaventa, anche se ogni passo ci conduce sempre più paradossalmente verso la morte. Ma ci chiede sommesso di liberarlo di tutto il peso che si porterà addosso, asportare l’enorme neo fiorito nel concepimento, ingrossato da retaggi e cammini distorti del passato, gonfio di anni e di sbagli dell’uomo. Lasciamolo in pace questo futuro, lasciamolo respirare, libero, magari inconcludente, ma offriamogli il sacrosanto diritto di essere staccato dalle corde, quelle logore, insensate corde, intrecciate dall’umana stupidità, pronte a legarlo, a strozzarlo ancor prima del suo tempo.
Tutto è destinato ad una morte orrenda e solitaria…ma il nostro animo è colmo di bellezza…
Lo splendore che dà al volto una lacrima, non possono mille raggi di sole.