Dario Raponi – Guerra & Pace
Finché ci sarà l’uomo, ci sarà guerra.
Finché ci sarà l’uomo, ci sarà guerra.
Il nostro sogno è di percorrere in autostop quei paesi che sono stati sconvolti da guerre recenti e non sempre completamente sedate, un viaggio un po’ ardito, lo so, quello di due bellissime spose vestite per un matrimonio. Un matrimonio che forse è già avvenuto e che forse non avverrà, o che forse è rappresentato dal viaggio stesso.
“Ma se tu dovessi allevare una razza di uomini forti, duri e feroci, non imporresti loro un mondo infernale?””E com’è possibile garantirsi la lealtà di simili uomini?””Vi sono dei modi sicuri: instillare in loro la convinzione della propria superiorità, la mistica della setta segreta, lo spirito di corpo di tante sofferenze affrontate insieme. Si può fare. Ha funzionato su diversi mondi, in epoche diverse.”
Ricordo ancora quelle immense distese, noi, la nostra armata, i nemico al di là del fiume ci attendeva, impavidi ci sfidavamo a chi avesse avuto per primo il coraggio di passare quel fiume. io per primo ho dato l’esempio, le pallottole fischiavano alle mie spalle, molti dei miei compagni si immolarono tra le acque gelide, e i loro corpi sparirono con l’impeto del nostro avanzare. Speriamo Dio abbia raccolto le nostre preghiere.
La guerra è la più brutta cosa che la mente dell’uomo abbia mai generato, come sarebbe bello vedere un mondo in pace, unito, consapevole dell’unicità della razza umana che quando collabora splende d’amore.
Tutta l’arte della guerra si basa sull’inganno.
Il potere si può ottenere anche alla cooperazione di gente da poco, ma guai a colui che, una volta ottenuto il comando, gestisce la situazione raggiunta con persone non all’altezza dei propri compiti.