Annamaria Crugliano – Guerra & Pace
Una bara, tanti bambini, non si può restare incinta dove c’è la guerra.
Una bara, tanti bambini, non si può restare incinta dove c’è la guerra.
Una poesia è espressione non soltanto rima facile.
Imposero anche il loro calendario: in alto i giorni di riposo e benessere, in basso i giorni di disperazione e morte. E celebrano ogni 12 ottobre come “il giorno della scoperta dell’America”, quando in realtà è la data dell’inizio della guerra più lunga della storia dell’umanità, una guerra che dura ormai da 515 anni e che ha come obiettivo la conquista dei nostri territori e lo sterminio del nostro sangue.
Il paradosso della guerraè che è eroe chi muoreed è eroe chi ammazza.
Ogni volta che un soldato muore tutti urlano che è scandaloso (?)… Finché i soldati stanno nelle caserme in Italia ad annoiarsi è tutto ok, poi vanno in guerra (ma và?) e devono tornare subito a casa. Il fornaio fa il pane, il soldato le guerre. Quando muoiono gli operai chi deve tornare a casa?
Non promettermi il mondo domani mi lasci e non saprei proprio dove mettere una cosa così ingombrante.
Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno se si coltivano nel proprio animo la collera o l’odio.