Harold Bloom – Informatica
Internet è come il Congo: so che esiste ma non ci andrò mai.
Internet è come il Congo: so che esiste ma non ci andrò mai.
Nella rete regna il caos, un sistema utile, potrebbe essere visto come una catena virtuale, che collega le notizie alla fonte cosicché i commenti, compaiano ugualmente in tutte le notizie riproposte.
Bill Gates muore. Arriva all’inferno e viene accolto da un diavolo in frack, fatto salire su una Cadillac extra lusso con piscina e portato a fare un giro. Ovunque ville faraoniche con feste, baccanali, orge, donne bellissime nude. Dopo alcuni chilometri, si avvicina in lontananza un cancello. Si apre senza cigolii e dietro c’è un immenso portone. Bill viene invitato a scendere ed il portone si apre. Dietro c’è un caldo infernale, fiamme, urla strazianti, diavoli con forconi che infilzano continuamente i poveracci. Non potendo credere ai suoi occhi, Mr. Gates chiede al diavolo:- Ma come? E tutto quello che abbiamo visto prima?Il diavolo lo guarda con sgardo gentile e risponde:- Ah, quella… era la versione demo.
Il problema tra un uomo ed una donna è trovare la stessa frequenza d’onda… una volta sintonizzati il gioco è fatto… (anche se ogni tanto bisogna risintonizzare).
Chi crede nell’intelligenza artificiale ne ha proprio bisogno.
Consulto poco la wiki italiana, lo ammetto. La sensazione è che le voci siano abbastanza essenziali, spesso corte, ma è anche vero che arrivare alla follia degli americani non è possibile.
Spleen informatico: numero binario, triste e solitario.