Jorge Luis Borges – Ipse dixit
Un tempo m’intressò la teologia ma da tale fantastica disciplina (e dalla fede cristiana) mi sviò per sempre Schopenhauer, con ragioni dirette, Shakespeare e Brahms, con l’infinita varietà del loro mondo.
Un tempo m’intressò la teologia ma da tale fantastica disciplina (e dalla fede cristiana) mi sviò per sempre Schopenhauer, con ragioni dirette, Shakespeare e Brahms, con l’infinita varietà del loro mondo.
Ho commesso il peggior peccato che si possa compiere: non sono stato felice!
Non voglio essere un genio: ho già problemi a sufficienza cercando di essere solo un uomo.
Raramente mi capita di dire una bugia. Per questo mi sento solo. È un mondo, il nostro, in cui se ne dicono tante.
Henri Daniel-Rops: Ritrovare la purezza non nella coscienza ma in ciò che la nega: questo è stato il tentativo di Rimbaud, come di qualcun altro del suo stampo.
Lo penso davvero: il Papa è una persona troppo intelligente per credere in Dio.
Non so raccontare e un vignettista non può ripetersi, io devo fare ogni giorno una battuta nuova. I comici dicono la barzelletta per sei mesi, io non mi ricordo…