Steven Spielberg – Lavoro
Mi piace sempre pensare al pubblico quando dirigo, perché io sono il pubblico.
Mi piace sempre pensare al pubblico quando dirigo, perché io sono il pubblico.
Io credo molto nella fortuna e ne ho conferma in quanto più lavoro e più la fortuna mi sorride.
Il mio lavoro spesso non piace a chi mi comanda. Se comando io spesso i miei dipendenti non mi obbediscono. Mi licenzio spesso nei due casi. Per lo stesso motivo né chiedo elemosina né la faccio. Alla lotteria non vinco. La fiducia in me stesso è incrollabile, ma non ho speranze. Mi piace essere, ma non è un lavoro.
Nel lavoro conta la capacità tecnica, ma soprattutto conta come ci si propone.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Like diving into an Olympic pool, swimming the length underwater, then emerging gasping for breath. It’s so noisy that it’s quiet, you can’t hear; the flashlights are so blinding that it’s dark, you can’t see.È come nuotare in una piscina olimpionica, nuotando sott’acqua per tutta la lunghezza, e quindi emergere annaspando per respirare. È talmente rumoroso che è tranquillo, non puoi sentire; i flash delle macchine fotografiche sono così accecanti che è scuro, non puoi vedere.
Col sole in bocca e lo stereo a palla, è così che si và a lavoro!