Coluche (Michel Colucci) – Lavoro
Tecnocrati, sono quelli che, quando gli fai una domanda, una volta che hanno finito di rispondere non capisci più la domanda che hai fatto.
Tecnocrati, sono quelli che, quando gli fai una domanda, una volta che hanno finito di rispondere non capisci più la domanda che hai fatto.
Il lavoro è l’amore reso visibile.
L’avvocato è un galantuomo che salva i vostri beni dai vostri nemici tenendoli per se.
A volte capita che il lavoro ti allontani dalla tua vita. Sconvolge le priorità, assorbe preoccupazioni e confonde i sogni. Il tempo passa velocemente e quando hai un attimo per pensare a chi ami, ti accorgi che vi separa un nuovo mondo di differenze. Speri in cuor tuo che nulla cambi e che mai si sospetti menefreghismo o indifferenza. Sussurri un “ti voglio bene” e aspetti che tutto torni come prima.
Non c’è un altro mestiere al mondo in cui un uomo possa andare allegramente avanti per trent’anni senza che nessuno mai s’accorga ch’è un incompetente. Dagli un buon copione, un buon cast, e un buon montatore o anche uno solo di questi elementi – e tutto quel che deve dire è “azione” e “buona”, e il film si fa da solo.
C’è la diffusa tendenza da parte delle imprese, a considerarti un beneficato, per la sola ragione che pagano il tuo lavoro.
Lo sentite anche voi questo senso di inappagamento, come se ci fosse tanto da fare e tutti stanno aggrappati al posto di lavoro.