Francesco Iannì – Libertà
Che strane creature, noi uomini. Prima aneliamo alla libertà, ma poi ne abbiamo paura.
Che strane creature, noi uomini. Prima aneliamo alla libertà, ma poi ne abbiamo paura.
Dopo accurate riflessioni, mettiamoci al lavoro per liberarci di tutte quante le necessità non necessarie.
Le lacrime degli uomini finisco su mari spumeggianti, dove chi ha sete di libertà continua a morirci dentro.
Gli occhi sanno esprimere ciò che la bocca non osa pronunciare.
L’amicizia ammazza la solitudine e azzera lo scorrere del tempo.
Per essere dei veri artisti, bisogna avere qualcosa dentro che preme, come un magma interiore. Si deve giocare, godere, soffrire e osare con la forma, fondendo il reale con l’immaginario mediante il potente mezzo del simbolo.
Nessun rapporto, neppure il migliore, può essere immune da sbagli e cedimenti.