Gianluca Frangella – Libri
Era assai bello leggere quel libro che il vento, curioso di conoscere la fine, a dispetto, sfogliava le pagine ancor prima di me.
Era assai bello leggere quel libro che il vento, curioso di conoscere la fine, a dispetto, sfogliava le pagine ancor prima di me.
Chissà perché l’autorità non vede di buon occhio i libri contro la stupidità.
E poi pluff, proprio come quella neve anche questo ricordo si scioglie. Non c’è mai un perché a un ricordo. Arriva all’improvviso, così, senza chiedere permesso. E non sai mai quando se ne andrà. L’unica cosa che sai è che purtroppo tornerà di nuovo. Ma di solito sono attimi. E ormai so come fare. Basta non fermarsi troppo. Appena arriva quel ricordo, allontanarsene velocemente, farlo subito, senza rimpianti, senza concessioni, senza metterlo a fuoco, senza giocarci. Senza farsi male.
Io non sono Dalì, bensì l’altro Dalì e cioè me stesso.
Le parole sono l’inventario di noi stessi perché in quei piccoli suoni è racchiusa la nostra vera essenza.
Le distanze… si creano facilmente.
Ciò che leggi in un libro ti può piacere, lo puoi condividere, disprezzare o non capire.Non ha importanza perché quel libro ha già raggiunto il suo scopo nel momento in cui ha fatto breccia dentro di te ed è riuscito a liberare la tua anima portandoti altrove.E che importa se ciò che hai vissuto non ti è piaciuto.In quel momento hai imparato a volare!