Sheila O’Flanagan – Libri
Sto per partire e vorrei che tu mi buttassi le braccia al collo e mi dicessi che mi ami.
Sto per partire e vorrei che tu mi buttassi le braccia al collo e mi dicessi che mi ami.
Si appoggiò a me e, quando chiusi gli occhi, capii che tutto quello che desideravo era tenerla tra le mie braccia per sempre.
Avevo voglia di urlare, volevo gridare, volevo stracciarmi i polmoni, come Papillon, con tutta la forza dello stomaco, spaccandomi la trachea, con tutta la voce che la gola poteva ancora pompare:”Maledetti bastardi, sono ancora vivo!”
Era inverno a Belleville e c’erano cinque personaggi. Sei contando la lastra di ghiaccio. Sette, anzi, con il cane che aveva accompagnato il Piccolo dal panettiere. Un cane epilettico, con la lingua che gli penzolava da un lato.
Seppe che amarla era il suo destino inesorabile.
Era assai bello leggere quel libro che il vento, curioso di conoscere la fine, a dispetto, sfogliava le pagine ancor prima di me.
Tutti i libri del mondo non ti danno la felicità, però in segreto ti rinviano a te stesso.