Higuri You – Libri
Lo sai che quando pronunci quelle parole che per te sono parole senza significato, la stessa cosa, per me, è un colpo mortale inflitto al cuore?
Lo sai che quando pronunci quelle parole che per te sono parole senza significato, la stessa cosa, per me, è un colpo mortale inflitto al cuore?
Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po’ cane anch’io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi. Molto. (da “Abbaiare stanca”.)
Un classico è un libro che ancora prima di essere finito ti dice quello che deve dire.
La cosa è questa. Che dei vari modi di incominciare un libro in uso oggi in tutto il mondo conosciuto, confido che il mio modo di farlo sia il migliore–Sono certo che è il più religioso–perché incomincio a scrivere la prima frase–e mi affido a Dio Onnipotente per la seconda. Curerebbe per sempre qualsiasi autore dall’affanno e dalla follia di spalancare la porta di casa, e chiamare amici e vicini, parenti, e il diavolo con tutti i suoi dannati, con le loro macchine e martelli, eccetera, solo per osservare come ogni mia frase segua l’altra, e come la trama segue il tutto. Vorrei che mi vedeste alzarmi a metà dalla poltrona, e con quale fiducia, mentre mi afferro al bracciolo, alzi lo sguardo–afferrando l’idea, talvolta perfino prima che sia arrivata a metà strada–Credo in coscienza di avere intercettato più di un pensiero destinato a un altro.
Scrivere mi fa bene. Lo sento. Anche quando scrivo cose tristi, qualcosa in me si tranquillizza, sento di avere uno scopo.
Mi figuro, per un inestirpabile pregiudizio di scrittore, che nulla resterà non detto.
Il problema che devono affrontare gli omosessuali è che si propongono di conquistare l’amore di un “vero” uomo. Se ci riescono falliscono. Un uomo che va con altri uomini non è quello che definirebbero un vero uomo.