Carlos Ruiz Zafón – Libri
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.
Cicerone dice: Non siamo circondati da vestigia storiche.Se lo diceva lui ai suoi tempi, che cosa potremmo dire noi adesso!
Ai miei occhi eri una specie di demone, sorto dal mio inferno privato per distruggermi. L’odore soave della tua pelle… Quel primo giorno ho temuto di perdere definitivamente la testa. In quela singola ora ho pensato a cento maniere diverse di portarti via dall’aula, di isolarti. E mi sono opposto a tutte, temendo le conseguenze che avrebbero colpito la mia famiglia. Dovevo scappare, andarmene prima di pronunciare le parole che ti avrebbero costretta a seguirmi…
Forse, capire quando non si può più cambiare nulla è la giusta punizione per chi è stato spietato.
Il cuore, come se sapesse qualcosa che io ignoravo, mi batteva nelle tempie all’impazzata.
Non scrivere in modo da essere compreso, scrivi in modo da non esser frainteso.
Credo che la scrittura sia una forma d’amore con cui ci identifichiamo nel cuore e nella mente degli altri.