Samuel Beckett – Libri
Siamo contenti. E che facciamo, ora che siamo contenti? Aspettiamo Godot.
Siamo contenti. E che facciamo, ora che siamo contenti? Aspettiamo Godot.
Gandalf avvicinò la sedia al capezzale e osservò Frodo da vicino. Il suo viso aveva ripreso colore, e gli occhi erano limpidi e del tutto svegli e coscienti; stava sorridendo, e pareva perfettamente ristabilito. Ma gli occhi dello stregone vedevano un leggero cambiamento, come fosse una lieve trasparenza in lui e soprattutto nella sua mano sinistra posata sul copriletto.”Era da aspettarsi”, disse Gandalf parlando a se stesso. “Non è nemmeno a metà strada; e come sarà alla fine neanche Elrond può prevederlo. Non penso però che diventerà malvagio; forse sarà soltanto un bicchiere empito di una limpida luce, visibile agli occhi meritevoli”.
Il medico crede sempre di aver visto tutto nella sua professione, invece non è così. Il medico è convinto di conoscere il peggio, ma, invariabilmente, il peggio è ancora di là da venire. Perché c’è sempre qualcosa di più orrendo dell’orrendo.
Un libro è un amante: ti ama arricchendoti, donandoti se stesso senza pretendere nulla in cambio. Sta fermo li e aspetta l’attimo che sarà tra le tue mani per abbandonarsi alla tua passione.
In realtà, la gente legge perché vuole scrivere. Ad ogni modo, la lettura è come riscrivere.
– Se non c’è nessun senso – disse il re – ci risparmiamo un mondo di fastidi, perché non abbiamo nessun bisogno di trovarcene uno.
I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana. Finora la convinzione che tutto sia possibile sembra aver provato soltanto che tutto può essere distrutto. Ma nel loro sforzo di tradurla in pratica, i regimi totalitari hanno scoperto, senza saperlo, che ci sono crimini che gli uomini non possono né punire né perdonare. Quando l’impossibile è stato reso possibile, è diventato il male assoluto, impunibile e imperdonabile, che non poteva più essere compreso e spiegato coi malvagi motivi dell’interesse egoistico, dell’avidità, dell’invidia, del risentimento; e che quindi la collera non poteva vendicare, la carità sopportare, l’amicizia perdonare, la legge punire.