Milan Kundera – Libri
Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
Mi ha condotto fino a qui, insegnandomi la differenza tra i sogni di un bambino è quelli di un adulto: i primi possono soltanto sognare, mentre i secondi possono tentare di realizzare ciò in cui credono.
Margo ha sempre amato i misteri. E di fronte a tutte le cose che sono successe dopo non ho mai smesso di credere che li abbia amati così tanto, i misteri, da essere diventata lei stessa uno di loro.
C’è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che d’ingegno.
Non odio i miei coetanei, semplicemente perché è una perdita di tempo.
Non è un uomo che si possa addomesticare. Sarà come accarezzare un leopardo.
La scritta in kanji dice “Ichi-go, Ichi-e” ovvero “una volta, un incontro”. La pergamena mi ricorda che ogni cerimonia del tè è unica e deve essere assaporata per quello che offre. La scritta può essere interpretata anche come “un’occasione nella vita”. Questo mi ricorda che in qualsiasi conflitto tra la vita e la morte, non c’è possibilità di ritentare. Bisogna afferrare la vita tra le mani.